L’ansia è la risposta naturale e spontanea del nostro corpo e della mente di fronte ad un segnale di pericolo e ci invita ad agire per impedirne o evitarne gli effetti dannosi. Essa è vitale e funzionale alla nostra sopravvivenza, ci permette la giusta attivazione quando dobbiamo affrontare un esame o un compito che richiede molta attenzione; i problemi sorgono nel momento in cui l’ansia scatta quando non è necessario, in situazioni che definiamo assolutamente affrontabili. È una sensazione di allarme che presenta aspetti psicologici, emotivi, somatici e comportamentali. I sintomi possono essere vari, tutti comportano un’attivazione fisiologica eccessiva e possono variare da individuo ad individuo; questa la possibile gamma: sensazione di soffocamento, sudorazione, fastidio al petto, tremori, sensazione di testa leggera, tachicardia, nausea (ed altri ancora).
A livello comportamentale l’ansia porta ad evitare situazioni o persone che riteniamo possano suscitarla, da questo consegue che il soggetto ansioso, allo scopo di prevenire l’ansia, può iniziare a limitare quanto fa; alcune persone evitano di guidare l’auto, di prendere l’ascensore, di frequentare posti affollati e così via. Questi comportamenti d’evitamento hanno come conseguenza l’aumento dell’insicurezza della persona e quindi l’aumento del numero e tipo di evitamenti che farà.
I disturbi d’ansia sono molto diffusi e studi scientifici hanno dimostrato che la terapia cognitivo-comportamentale è uno dei metodi più efficaci per trattarla.