Il Disturbo ossessivo compulsivo (altrimenti detto DOC) si manifesta con la presenza di ossessioni che possono essere pensieri, impulsi o immagini a carattere intrusivo e ripetitivo che si insinuano nella mente; sono pensieri incontrollabili, che la persona non riesce a bloccare. Le ossessioni sono spesso talmente intensi e frequenti da interferire con le normali attività quotidiane. I pensieri intrusivi più frequenti hanno a che fare con la paura di contaminarsi, o con impulsi sessuali o aggressivi, oppure con la paura di problemi fisici.
La persona affetta da DOC rimane spesso imbrigliata in una serie infinita di dubbi/domande.
Le compulsioni sono invece una serie di comportamenti o azioni mentali ripetitive e chiaramente eccessive che la persona mette in atto per ridurre l’ansia causata dai pensieri ossessivi, o per scongiurare una catastrofe.
I comportamenti compulsivi agiti dal soggetto possono avere diverse funzioni:
- Riparatoria rispetto a qualcosa di accaduto: controllare in continuazione di avere effettivamente eseguito certe azioni ad esempio tornare indietro 4 o 5 volte di seguito per verificare di avere spento la luce, chiuso il gas o i rubinetti; controllare ripetutamente di avere chiuso bene le finestre o chiuso a chiave la porta.
- Di prevenzione: ordinare e pulire ripetutamente nello stesso giorno la casa in modo che nulla sfugga al controllo; lavarsi ripetutamente le mani o altre parti del corpo per prevenire contaminazione di vario tipo.
- Propiziatoria affinché accada ciò che il soggetto desidera: eseguire pratiche ripetitive, alle quali il soggetto attribuisce un valore magico e protettivo, per esempio contare o toccare una certa parte del corpo più volte; ripetere dei rituali senza i quali nella persona si scatena una paura intensa.
Diversi studi hanno mostrato che le persone che soffrono di Disturbo ossessivo-compulsivo spesso si impegnano nel tentativo di sopprimere i pensieri intrusivi e che così facendo in realtà ne peggiorano la frequenza di comparsa.
Spesso queste persone riferiscono anche un grande senso di responsabilità rispetto a ciò che può succedere, il che fa aumentare in loro il bisogno di controllo e di compiere azioni di prevenzione rispetto all’accadere di situazioni di cui si attribuiscono poi la responsabilità.
Il trattamento prevede una combinazione di tecniche centrata sugli aspetti cognitivi e sugli aspetti comportamentali. Obiettivo è aiutare la persona a mettere a fuoco i circoli viziosi che si sono creati e che mantengono attivo il disturbo e aiutarlo a spezzarli introducendo nuove modalità di pensiero.